13.11.19

La Marcia dei Camminatori sul Fuoco.



La Marcia dei Camminatori sul Fuoco. 

I flussi migratori sono il risultato di vari fattori che gli conferiscono un grande dinamismo.

Conflitti armati, catastrofi naturali, condizioni di povertà e vulnerabilità sociale, mancanza di opportunità di lavoro e, soprattutto, il crescente abisso tra povertà e ricchezza stimola la mobilità degli esseri umani.

I camminatori fuggono dalle aree devastate dai conflitti armati. Fuggono dalla miseria e dal degrado umano.

Basta menzionare cosa succede nel Mar Mediterraneo. Migliaia di famiglie navigano nella speranza, speranza di un futuro migliore.

Lì nel Mediterraneo cantato da Serrat, uno stormo di anime hanno naufragato.

Dalla morte del bambino siriano Aylan Kurdi nel 2015 sulla costa della Turchia, sono morti più di 650 bambini.

Per questo motivo ho chiamato questo esodo di anime: La marcia dei camminatori sul fuoco.

Oggi sul pianeta ce ne sono molte marce di camminatori sul fuoco.
Oggi, più che mai, "Il fiume Heráclito" è valido.

Il cambiamento è incessante. Il flusso migratorio non si ferma e combatte nuove battaglie.

I paesi si sono arricchiti con il contributo culturale di diverse popolazioni. In questo processo è necessario innalzare le bandiere della solidarietà.

Apri le porte dei nostri cuori a chi ne hanno bisogno di più. La grande sfida è realizzare un'integrazione in pace.

In Argentina riceviamo persone di tutto il mondo.

Attualmente, il più grande flusso migratorio proviene dal paese gemello del Venezuela.

I venezuelani afflitti dalla crisi sociale, politica ed economica hanno cercato nuove speranze in Argentina.

Come sarà la città del futuro?

La immagino come l'Orchestra del Divan d'Oriente e d'Occidente, diretta da Daniel Barenboim, che riunisce musicisti israeliani, palestinesi e cristiani di tutto il mondo.

Scommetto su una solidarietà illuminata e una possibile coesistenza multietnica, sempre rispettando la dignità umana.


Carlos Martian 
poet

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